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Colleghi che parlano alle tue spalle: 5 tecniche per sopravvivere in un posto di lavoro tossico

Sopravvivere in un posto di lavoro tossico, dove sei circondato da persone che ti danno contro, o dove più semplicemente il capo o i colleghi parlano alle tue spalle non è semplice. Ecco 5 tecniche per sopravvivere in un posto di lavoro difficile: 1:11 1) Evita o minimizza i contatti con le persone tossiche 2:10 2) Rivaluta il modo in cui percepisci la situazione difficile 2:44 3) Parla lentamente quando ti rivolgi a persone tossiche 3:29 4) Evita di combattere le persone tossiche 4:24 5) Tre indicazioni prima di cercare vendetta con una persona tossica Questi naturalmente sono solo alcuni spunti ma, se hai piacere, aspetto di leggere anche i tuoi suggerimenti o le tue esperienze nei commenti ;-) LINK UTILI: - Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: http://bit.ly/Crescita - Unisciti anche tu al gruppo Facebook "Officina per la mente", dove parliamo di tecniche pratiche per la tua crescita personale: https://bit.ly/360XhQ3 #relazionitossiche #lavoro #colleghi #psicologia --- “Come sopravvivere in un ambiente di lavoro tossico? Parliamo oggi di questo grazie alla domanda di Cristian: ciao Luca, ho molto apprezzato il video nel quale racconti come sopravvivere alle relazioni tossiche in ambito sentimentale. Volevo chiederti se hai qualche indicazione anche per quanto riguarda il contesto lavorativo: ho dei colleghi e un capo veramente insopportabili. Grazie Cristian per la domanda, in effetti chi vive queste situazioni è sotto assedio: pensa che uno studio di 20 anni su 6000 impiegati britannici, ha visto che quando i loro capi li criticavano ingiustamente, non li elogiavano, non ascoltavano i loro problemi…. gli impiegati stavano peggio, da un punto di vista proprio fisico. Soffrivano di più di angina, attacchi cardiaci e il tasso di mortalità per malattie cardiache era superiore. Ma andiamo alla parte pratica 1) La strategia numero uno per affrontare posti di lavoro privi di umanità è semplice: evitali. Significa di pensare a come minimizzare il contatto con questi luoghi e/o personaggi, altrimenti il rischio è di diventare come loro. Puoi allontanare la scrivania, o lavorare in sale conferenze/spazi pubblici; oppure unirti ad altre persone che soffrono con te, portatori anche loro della tua stessa sofferenza. Ti metti d’accordo con altra gente che come te per fare sì che a turno voi stiate vicini al collega che non sopportate. Così diluisci la sua presenza al tuo fianco. Ok, non sempre però è possibile schivare questa gente, allora andiamo avanti con le altre indicazioni. 2) La rivalutazione si basa sull'idea che non puoi forse modificare alcune cose che ci accadono, ma possiamo sempre decidere cosa farcene, come percepirle. Non è una crisi, ma una sfida; non è una frustrazione, ma un puzzle da risolvere; non è un capo stronzo, ma un bambino irritabile; è una lettura della realtà che ci può portare sollievo. Sono loro che sono di cattivo umore, sono loro che hanno dei problemi, non tu. 3) Parlaci in maniera rallentata. Tanto più il tuo carnefice urla, impreca e sbraita, tanto più lunghe devono essere le tue pause prima di rispondere alle sue domande, e tanta più calma devi fare trasparire nel tuo modo di porti e parlare: è questa una tecnica che utilizzano i negoziatori di ostaggi quando hanno a che fare con rapitori in preda alla rabbia, prova a vedere se ti torna utile. Se ti senti invece a un certo punto nel bisogno di combattere contro queste persone… 4) Evita di farlo! Innanzitutto perché è improbabile che funzioni. La ricerca ci dice che quasi il 70% degli sforzi per fermare i boss offensivi non funzionano, il capo rimane così come è... inoltre il desiderio di punirli che coltivi dentro, ti rende oltretutto infelice. Trova un altro lavoro, cambia ruolo, evita la persona problematica e avrai più possibilità di metterti su una via migliore per la felicità. Se proprio, tuttavia, vuoi vendetta a tutti i costi, segui le indicazioni del prossimo punto. 5) Prima di iniziare il conflitto, presta attenzione a tre risorse critiche fondamentali: la potenza, la documentazione e la solidarietà. La prima è: quanta potenza effettivamente hai in questa relazione? Se sei il cameriere e hai problemi con il tuo datore di lavoro… buona fortuna. Se chi ti tormenta è un tuo pari, invece, potrai assestare un colpo migliore. La seconda è la documentazione: evita dire “lui ha detto, lui ha fatto”; raccogli prove concrete. Tieni traccia di messaggi di posta, prove reali, tracce concrete di abusi, etc. La solidarietà è: non combattere da solo, perché la ricerca ci mostra che uno sforzo di squadra per abbattere un cretino è molto più proficuo che essere eroe da solo, destinato spesso purtroppo anche a fallire. Cristina erano i miei spunti, chiedo a tutti se hanno piacere di aggiungere nei commenti qui sotto con altri pareri, noi ci vediamo al prossimo video!”