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ERNIA del DISCO o PROTRUSIONE : Conosci la DIFFERENZA?

Se hai ritirato una RISONANZA MAGNETICA, e leggi termini strani, probabilmente vorrai capire la differenza tra un ERNIA DEL DISCO e una PROTRUSIONE, e in questo video spiego anche le POSSIBILI CURE per guarire e uscire da una condizione difficile. Normalmente assisto a due reazioni: Chi si fa prendere dal panico, magari mi chiama..e si interroga su cosa gli è capitato...e invece chi sottovaluta completamente la situazione e non si rende minimamente conto. Devi sapere che il disco è una struttura importantissima, un cuscinetto che separa ogni vertebra e asseconda il movimento in tutte le direzioni. Chiaramente esistono tratti della colonna molto mobili, e tratti invece meno. Per questo statisticamente le problematiche sono sempre riferite alle vertebre l4-l5-s1 o a livello cervicale sui tratti c4-c5. Sono invece rare le problematiche al disco della colonna dorsale ad esempio. Il disco è composto anatomica da un anello abbastanza rigido, con fibre intrecciate, e un nucleo polposo formato da gel. Se esiste una zona di ipermobilità, ovvero che è soggetta ad uno stress eccessivo, è chiaro che il disco può andare incontro a degenerazione e causare blocco della colonna e sintomi neurologici come la sciatica. Esistono soprattuto due tipi di lesione: La protrusione e l’ernia La protrusione è il primo stadio di una degenerazione, una condizione per cui l’anello non si è rotto completamente, ma si è fissurizzato determinando una piccola estroflessione che può andare a irritare radice nervosa, e provocare problemi di movimento L’ernia è lo stadio successivo per cui l’anello si rompe, e il materiale composto da gel tende ad uscire. Ora chiaramente il movimento della vertebra incide sulla spinta del materiale discale verso la zona di rottura. Esistono ernie mediane, ernie paramediane, ernie intraforaminali o extraforaminali. In base allo studio della risonanza magnetica si potrà quindi attuare un protocollo differente di trattamento. L’approccio varia assolutamente in base ai sintomi, al risultato della rmn e sopratutto in base ai test clinici che ci indicano condizioni di sofferenza del nervo, problemi di sensibilità e forza, e riflessi. Il trattamento che prediligo è quello Manipolativo, che però non è sempre uguale. Esistono infatti casi in cui va cercato un movimento per allontanare l’ernia dalla radice, condizioni in cui invece va creato spazio per permettere all’ernia di non interferire con la radice nervosa. Il gesto manipolativo però, come spesso vedo è abusato, spesso fatto sempre in maniera identica, senza considerare altre vertebre circostanti, o distretti che non permettono un giusto movimento, che vanno liberati, perchè appunto manipolare e lasciare una ipermobilità è un grave errore che porta inevitabilmente a ricadute continue.. E ricorda che ogni ricaduta potrebbe essere peggiore della precedente e non è detto che ogni volta si può tornare nella condizione iniziale. Io amo per questo associare dei trattamenti che prevedono esercizi terapeutici specifici per rinforzare i muscoli del Core, allungare la catena posteriore e insegnare al paziente una corretta Educazione del movimento, del gesto sportivo, e appunto una corretta posizione lavorativa.. Senza questo è chiaro che il disturbo tenderà sempre a tornare e sarai sempre con una spada di Damocle, per paura di rimanere bloccato. Ti posso assicurare che un disturbo alla colonna è una cosa molto frequente ma ogni caso è differente, e dobbiamo assolutamente studiare insieme il tuo caso. Chiaramente se sei di Roma ti aspettiamo per una valutazione del tuo caso e per decidere quale approccio è più corretto nel tuo caso specifico. Mi farebbe sapere qui sotto nei commenti se anche tu hai un problema di questo tipo, e magari che terapie stai facendo..magari se posso, ti potrei dare qualche suggerimento.