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Tumore Ovarico e Test BRCA per terapie personalizzate e per donne con rischio familiare

http://www.medicinaeinformazione.com/   / medicinaeinformazione   Arrivare ad una diagnosi precoce di tumore ovarico, o ancor meglio, fare prevenzione, è oggi ancora estremamente difficile, perchè non esistono test di screening come ad esempio il pap test per il tumore della cervice, perchè i sintomi sono spesso sfumati e scambiati per disturbi ginecologici benigni, e quando si arriva ad individuare la neoplasia purtroppo la malattia è spesso in fase avanzata. Ma il percorso che oggi è possibile offrire ad una donna con diagnosi di tumore ovarico è molto diverso rispetto al passato e questo grazie all'analisi genetica del tumore perchè in caso di mutazione del Gene BRCA 1 o 2 è possibile utilizzare i nuovi farmaci a bersaglio molecolare, terapie personalizzate che colpiscono selettivamente le cellule tumorali, offrendo quindi uno strumento terapeutico estremamente sofisticato ed efficace. E in più oggi si aggiunge una nuova piattaforma per l'analisi genetica, presentata al Policlinico Agostino Gemelli di Roma e realizzata da AstraZeneca Italia che permette di ridurre i tempi per avere i risultati del test (tre settimane contro i mesi necessari fino a poco tempo fa) ottimizzando così il percorso di cura. E se per le pazienti già affette da un tumore l'analisi genetica diventa parte stessa della terapia, il test può essere altrettanto importante per tutte le donne con un alto rischio familiare (quindi che abbiano una mamma, una sorella, una zia... che abbia avuto un tumore ovarico), perchè può indicare se siano portatrici della mutazione genetica. A quel punto diventa fondamentale il counseling genetico per decidere il miglior percorso da intraprendere, che può andare dalla chirurgia profilattica (come ad esempio ha recentemente fatto Angelina Jolie) ad una sorveglianza attiva se la donna è ancora in età fertile e vuole avere dei figli. Le opportunità che la ricerca offre sono quindi armi sempre più tecnologiche e sempre più individualizzate per permettere ad ogni paziente di ricevere le cure più idonee e la nuova piattaforma AstraZeneca per l'analisi genetica è il primo passo verso un rete nazionale che possa offrire ad ogni donna, malata o a rischio, un percorso individualizzato cosicchè anche il tumore ovarico possa avere un suo approccio di cura privilegiato e vincente. Nel video ascoltiamo i protagonisti dell'incontro che si è svolto al Policlinico Gemelli, il Prof. Giovanni Scambia, Direttore dell'Unità di Ginecologia Oncologica del Policlinico Agostino Gemelli, il Dott. Ettore Capoluongo, Dirigente Medico dell'Unità di Biologia Molecolare Clinica del Policlinico Agostino Gemelli e il Dott. Gilberto Riggi, Direttore Medico di AstraZeneca Italia.