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Emulsionanti nei Cibi in Scatola: Un Pericolo per il Cuore | Prof Luigi Fontana

L'incremento del consumo di cibi ultraprocessati, confezionati e ricchi di additivi sta diventando una vera e propria emergenza a livello mondiale. In Europa e Nord America, tra il 30% e il 60% delle calorie quotidiane provengono da tali prodotti, il che è estremamente preoccupante. Questi alimenti sono il risultato di processi industriali intensivi e spesso contengono oltre a zuccheri semplici, fruttosio, acidi grassi saturi o parzialmente idrogenati, sale, molti additivi e ingredienti insoliti che non sono comuni nella cucina tradizionale. Tra questi ci sono gli emulsionanti, utilizzati per mescolare sostanze che normalmente si separerebbero, come olio e acqua. Tra gli emulsionanti più comuni ci sono gli amidi modificati, lecitine, gomma di xantano, pectine, monogliceridi e digliceridi di acidi grassi, carragenina e gomma di guar. Uno studio recente pubblicato sulla rivista BMJ ha evidenziato forti correlazioni tra l'assunzione di alcuni di questi emulsionanti, come la cellulosa (E460 e E466), i monogliceridi e digliceridi di acidi grassi (E472b ed E472c), e il rischio di malattie cardiovascolari. In particolare, l'assunzione di cellulosa e di monogliceridi e digliceridi di acidi grassi (E472c), così come il fosfato trisodico (E339), sono risultati associati positivamente al rischio di cardiopatia coronarica. Allo stesso modo, l'assunzione di monogliceridi e digliceridi di acidi grassi (E472b) è risultata associata positivamente al rischio di malattia cerebrovascolare, insomma l’icuts. Dove si trovano Questi emulsionanti? sono spesso presenti in alimenti processati come zuppe disidratate a base di frutta e verdura (18.8% del totale), dolci e biscotti (14.7%), e prodotti lattiero-caseari (9.9%). Le fonti più significative di cellulosa sono i dolci e biscotti (43.4%) e le patatine fritte (20.1%), mentre i monogliceridi e digliceridi di acidi grassi sono spesso presenti in grassi e salse confezionate (22.5%) e dolci e biscotti (22.0%). Studi sia in laboratorio che sull’ uomo stanno iniziando a chiarire come questi emulsionanti possano danneggiare la salute. Ad esempio, ricerche sul muco intestinale di suini hanno evidenziato che la carbossimetilcellulosa (E466) può danneggiare la barriera intestinale, causando infiammazioni. Consumi elevati di questo additivo sono stati associati ad alterazioni nella composizione del microbiota intestinale e a un maggior rischio di cancro al colon. In uno studio umano recente, il consumo di 15 grammi al giorno di carbossimetilcellulosa per soli 11 giorni hanno provocato un aumento dei marcatori di infiammazione intestinale e una ridotta diversità nel microbiota intestinale rispetto a una dieta priva di additivi. Analogamente, i monogliceridi e digliceridi di acidi grassi (E471) hanno dimostrato effetti pro-infiammatori sul microbiota intestinale in vitro. Studi sperimentali su coliti indotte dalla carragenina dimostrando una diminuzione della popolazione di Akkermansia muciniphila, batter che hanno effetti protettivi contro l'aterosclerosi. Per cortesia, state lontano da questi cibi ultraprocessati, non comprateli e non consumateli, fanno male, malissimo, alla salute, soprattutto dei vostri bambini!