Русские видео

Сейчас в тренде

Иностранные видео


Скачать с ютуб UN FILM VAGUE, Edo Mariani, 2020 в хорошем качестве

UN FILM VAGUE, Edo Mariani, 2020 2 недели назад


Если кнопки скачивания не загрузились НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу страницы.
Спасибо за использование сервиса savevideohd.ru



UN FILM VAGUE, Edo Mariani, 2020

UN FILM VAGUE addio digitale audiovideo In relazione alla nostra lettura e analisi dei testi sul cinema scritti da Gilles Deleuze, ho avuto un'idea. Il filosofo francese, intorno al discorso delle immagini in movimento e delle immagini del tempo, ha parlato molto anche dell'atto della creazione. L'artista, nel senso più generale, è colui che abita la contemporaneità in quanto ha il ruolo di dare una definizione di ciò che accade nel tempo della propria vita nella realtà. Anche la sua presenza nello spazio (e in un dato momento) è automaticamente e naturalmente "vicina all'origine". Deleuze, nel testo Imagine-Tempo, ha spiegato un'ultima categoria di immagini, appartenente solo ai film moderni, che è l’"immagine di cristallo". Nel capitolo "IV: I cristalli del tempo", Gilles Deleuze descrive il presente come qualcosa di virtuale: "il reale e il virtuale coesistono, ed entrano in un circuito stretto che ci riporta costantemente dall'uno all'altro". Non è più una singolarizzazione, ma un'individuazione come processo, il reale e il suo virtuale. Non è più un'attualizzazione, ma una cristallizzazione". Allora tutto è nello e sullo stesso piano, e tutto ciò che è in esso si mescola per essere un insieme più grande, dove la mente è fatta di materia e viceversa. Non sappiamo più se ciò che vediamo, o che abbiamo visto, è immaginato o percepito. L'esistenza stessa di un'opera cristallizzata è una proposta per la distruzione di un passato mai conosciuto, e anche di un presente contemporaneo in cui non ci siamo mai trovati. Come studente di tutta questa "realtà audiovisiva", ho sempre cercato, tra la storia (o le storie) delle immagini, quelle opere che aprono i loro limiti a un tempo indeterminato. Con un atto di creazione diretto e metaforico si dà vita a un "essere cinematografico": film che rispondono alla domanda baziniana “che cos’è il cinema?” semplicemente mostrando se stessi, esistenti in un tempo contemporaneo e contemporaneamente passato, e proiettandosi così in un futuro riflesso, specchiato, virtuale. Il titolo di questo film (UN FILM VAGUE) vuole spiegare il mio rapporto di odio e di amore con colui che chiamiamo senza esitazione Jean-Luc Godard. Fare un film vago. Le immagini si capovolgono. Il mio mondo, fatto delle sole immagini degli altri (il cinema tutto e soprattutto Godard), si trasforma in soggettivo. La mia fuga mi ridà la libertà di muovermi e di volare, tra le altre cose, di vedere il mio contemporaneo attraverso il mio obiettivo, toccare e sentire il suono della giovinezza, a cui appartiengo. Le immagini di una storia del cinema (la mia) si avvicinano, senza toccarsi. Solo dopo un grande addio digitale, il cinefilo solitario si mescola nella sua realtà, con le immagini che io stesso ho fatto, che fanno parte della mia storia personale, della vita che ho vissuto in quel breve viaggio a Parigi nel 2020.

Comments