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La Necropoli di Porto all'Isola Sacra (Fiumicino, RM) 1 год назад


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La Necropoli di Porto all'Isola Sacra (Fiumicino, RM)

Dopo la creazione della città di Porto, sorta attorno ai porti imperiali di Claudio e Traiano (II sec. d.C.) e divenuta più importante di Ostia, prese vita un'area ricompresa tra il mare Tirreno (a ovest), la Fossa Traiana (a nord) e il Tevere a est e a sud: Isola Sacra (nome conferitole da Procopio nel VI secolo d.C.per la presenza di una grossa comunità cristiana, una Basilica paleocristiana e cimiteri cristiani). A quel tempo (Vi secolo) Roma era già decaduta e i barbari imperversavano in queste terre, già oggetto di insabbiamento per l'arretrare della linea di costa e per i depositi alluvionali determinati dal Tevere. A poco a poco divennero malsane e malariche, e furono del tutto abbandonate. Nessuno si preoccupò di una vastissima necropoli imperiale che gradualmente fu coperta e interrata, nè i documenti narravano della sua esistenza. Solo con la bonifica del 1885 e successivamente con quella del 1820-'30, cominciò a tornare alla luce quel passato sconosciuto: una intera città dei morti. Le tombe scoperte, che vanno dal I al IV secolo d.C., sono circa 200 e hanno restituito circa 2.000 individui (senza contare gli inceneriti). La particolarità di questa necropoli è che sulle tombe si trovano i nomi dei defunti la loro professione, il lascito testamentario, le dimensioni della tomba, gli eventuali divieti, le vendite e le acquisizioni successive. Insomma, una "fotografia" della popolazione portuense che vi fu sepolta, composta in massima parte da liberti, piccoli imprenditori e commercianti. Ciò è stato importantissimo per capire l tessuto sociale del tempo; inoltre sono state eseguite analisi antropologiche che hanno rivelato la statura media, lo stile di vita, le malattie ricorrenti, la mortalità infantile, la scarsa longevità. Le tombe erano di varia tipologia e si sono ben conservate: a camera, a colombaio, in semplici fosse, ecc. Le persone più abbienti si fecero costuire tombe monumentali, riccamente decorate all'interno con affreschi molto eleganti e simbolici, e prospicevano sulla strada principale, la Flavia-Severiana lastricata con il classico basolato. Nei secoli, sulle tombe più antiche si impiantarono quelle successive, "seppellendo" le prime. Agglomerati sepolcrali si configurarono così su strade secondarie. Alcune tombe hanno due piani e terrazze e contenevano statue, mosaici, dipinti, per la maggior parte trasferiti al Museo Ostiense. In loco restano comunque esempi originali significativi. L'ingresso è libero e gratuito, senza prenotazione. Avviene da Via Monte Spinoncia (qui si trova il complesso meridionale della necropoli, il più vasto e conosciuto; i sepolcreti settentrionali non sono visitabili, attualmente; tra i due è stato individuato un terzo gruppo di tombe). Una visita da mettere in agenda, se ancora non vi siete stati. Questo video fa parte del nostro "Speciale" su Ostia Antica e dintorni.

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