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Kobe Bryant contro Shaquille O'Neal: la PEGGIORE FAIDA nella storia dello sport 8 дней назад


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Kobe Bryant contro Shaquille O'Neal: la PEGGIORE FAIDA nella storia dello sport

⚫ Iscriviti per partecipare alla discussione⚫    / @gianlucafraula   La PEGGIORE FAIDA nella storia dello sport: la rivalità tra Kobe Bryant e Shaquille O’Neal 00:00 Non è solo una faida 1:36 I nuovi Lakers di Shaq e Kobe 9:07 Le vittorie e i problemi interni 14:08 Chi è il leader? 18:50 Il picco della faida 25:08 La separazione tra Shaq e Kobe 32:52 Riconciliazione La rivalità tra Kobe Bryant e Shaquille O'Neal rappresenta una delle dinamiche più complesse e affascinanti nella storia della NBA. Non è stata solo una semplice faida tra due star: ha toccato temi profondi come l'ego, la leadership, l'ambizione e la necessità di affermarsi. Insieme hanno portato i Los Angeles Lakers a tre titoli consecutivi, dimostrando di essere una delle coppie più dominanti mai viste nel basket. Ma dietro le vittorie, c'è stata una lotta più profonda: chi avrebbe avuto il controllo della squadra? Chi sarebbe stato riconosciuto come il leader indiscusso? Questa faida non ha definito solo i loro anni insieme, ma ha lasciato un segno indelebile sulla storia del basket e sulla cultura popolare, divenendo simbolo del dualismo tra individualismo e gioco di squadra, tra talento naturale e dedizione assoluta. Questa è la storia della più grossa faida nella storia dello sport. Capitolo 1: “Fratellino” Estate 1996: i Los Angeles Lakers si trovano ad affrontare una svolta cruciale, non vincono dal lontano 1988, c’è bisogno di rivoluzionare il roster. Jerry West, il leggendario direttore generale della squadra, è determinato a riportare i Lakers alla gloria dei tempi di Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra in grado di dominare per anni. Sul primo tassello non ci sono dubbi: è Shaquille O’Neal, superstar affermata e in ascesa in completa rottura con i Magic. Con i suoi 216 cm e 147 kg di pura potenza ha già portato Orlando alle finali NBA nel 1995, ha contribuito con Team Usa alla vittoria dell’oro olimpico nel 1996 ed è diventato una delle figure più riconoscibili della lega. La sua forza fisica, unita a un’agilità assolutamente inusuale per la sua stazza l’ha posizionato immediatamente tra i centri più dominanti della storia. Ma si sa, serve un titolo a quell’epoca per consolidare il proprio status e per farlo Shaq sceglie una delle franchigie più vincenti della storia “Sono qui per costruire una dinastia” dichiara subito dopo il suo arrivo. Firma per 7 anni a 121 milioni di dollari. L’altro tassello che ha in mente Jerry West però non è così ben visibile ai più, è una scommessa che The Logo pensa di aver già vinto: Kobe Bryant, un giovane di appena 17 anni proveniente direttamente dalla High school, ma con una mentalità unica e l’ambizione di diventare uno dei più grandi di sempre. West mette in atto uno dei colpi più astuti della storia del basket, orchestra uno scambio che porta Kobe, scelto con la 13esima scelta dai Charlotte Hornets, ai Lakers in cambio di Vlade Divac. Questa mossa tra l’altro apre lo spazio salariale necessario per offrire a Shaq un contratto faraonico. È limpido fin dall’inizio che la convivenza tra i due Kobe e Shaq non sarà semplice. O’Neal vede in Bryant un ragazzo talentuoso ma acerbo, da guidare come un fratello maggiore. Kobe invece non è disposto neanche lontanamente ad accettare il ruolo del “fratello minore”.

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