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Substrati per Coltivazione Indoor ed Outdoor - Guida alla Coltivazione Indoor Garden West 7 лет назад


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Substrati per Coltivazione Indoor ed Outdoor - Guida alla Coltivazione Indoor Garden West

Oggi parleremo della terra o alle miscele di terra che si utilizzano nelle coltivazioni sia indoor che outdoor e che tipo di attenzioni avere per ottenere il miglior risultato possibile quando si utilizza questo tipo di substrato. La primavera è infatti il momento dell’anno dove tutti hanno la possibilità di iniziare la propria piccola coltivazione, perchè anche chi non ha la possibilità di avere una grow box in casa può utilizzare un piccolo spazio soleggiato sul balcone. In molti pensano che una terra valga l’altra, e di conseguenza è il primo punto sul quale si può risparmiare. E’ una cosa sbagliatissima, ed il risparmio di qualche euro andrà a compromettere quasi irrimediabilmente il risultato finale. Di per se anche nel terriccio universale da 2 euro a sacco le piante riescono a portare a termine il proprio ciclo di vita, ma l’assenza di sostanze nutritive, la presenza di possibili agenti patogeni, lo scarso drenaggio e la tendenza a compattarsi ridurrà di molto la resa finale. La giusta consistenza del terreno è il presupposto fondamentale per ottenere un ottimo risultato. La penetrazione delle radici risulterà semplice e permetterà un giusto equilibrio tra ossigeno e percentuale di umidità nell’apparato radicale. I terricci pronti che si trovano nei grow shop sono composti da una miscela di torbe pregiate, perlite e nutrimenti: la torba è un composto derivante dalla decomposizione di vegetali nel sottosuolo, la perlite è un minerale che garantisce un’elevata presenza di ossigeno utile ad aumentare la respirazione radicale e i fertilizzanti che variano a seconda dell’utilizzo permettono di partire con una buona base di nutrimenti. Ci sono terricci pronti con fertilizzanti dedicati alla fase di crescita, solitamente humus di lombrico, oppure più specifici per la fase di fioritura e fruttificazione nel quale sono più presenti fosforo e potassio. Infine ci sono anche i terricci con una bassa prefertilizzazione, solitamente light mix, che consento un regime di fertilizzazione personalizzato. Il pH dei terricci pronti è già ideale per la coltivazione di piante da fiore. Anche se la terra è pH stabilizzatore, il pH della soluzione nutritiva deve essere corretto per consentire una veloce assimilazione dei nutrimenti. Se non correggiamo il pH della soluzione intorno al 6,0 rellenterà leggermente il consumo dei fertilizzanti. Le temperatura ideale del substrato deve essere compresa tra i 18 e i 24° C. Un terreno freddo diminuisce l’assimilazione di acqua e dei nutrimenti e rallenta la crescita, un terreno troppo caldo, sopra i 30° cuoce letteralmente le radici. Consigliamo a chi tiene i vasi esposti al sole d’estate di utilizzare dei copri vasi in maniera da ombreggiarli ed evitare l’esposizione diretta al calore del sole. Un altro consiglio per le coltivazione outdoor è di mettere uno strato di argilla espansa sopra e sotto al terreno in maniera da isolarlo termicamente e rallentare l’evaporazione dell’acqua. Per valutare quando irrigare il miglior metodo è quello di alzare fisicamente il vaso e sentirne il peso, ad un vaso pesante corrisponderà un’abbonante presenta di acqua, mentre un vaso leggero sarà indice di scarsa umidità ed in questo caso bisognerà somministrare la soluzione nutritiva. Non dobbiamo mai arrivare ad avere troppa poca acqua nel substrato per evita schock o sforzi alla pianta. Nell’irrigare le piante ricordiamo di bagnare la parte superficiale del substrato in maniera lenta, senza creare solchi ed evitando di far cascare l’acqua lateralmente. Infine sconsigliamo di riutilizzare la terra già usata per un ciclo. In essa vi si possono essere annidati agenti patogeni, in più tenderebbe a stratificarsi, annullando i vantaggi che si hanno ad utilizzare terriccio di qualità.

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