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Tokyo 2020, Marcell Jacobs è l'uomo più veloce del mondo: "Non avevo niente da perdere"

Tokyo 2020, Marcell Jacobs è l'uomo più veloce del mondo: "Non avevo niente da perdere" Sull'oro di Tamberi: "Ho pensato di dove fare anche io qualcosa di grande" (Tokyo). Marcell Jacobs ha bruciato la pista del 100 metri a Tokyo in 7'79, diventando il primo atleta azzurro a conquistare questo podio, ma anche l'uomo più veloce del mondo. "Quando ho visto che ero davanti, gli ultimi 10 metri, ho pensato 'Cavolo, ho vinto'", spiega a Casa Italia. immagini Coni (e.pavin) --- Trascrizione generata automaticamente --- tocco finale per l'uomo più veloce del pianeta mai nessuno italiano nella finale dei 100 metri della storia dei Giochi Olimpici è arrivato lui Massa 100 m finale Marcello sei cambiato Olimpico cosa hai combinato Stasera piove 79 veloce del mondo è italiano grazie grazie a tutti grazie No io in realtà ancora non ho proprio realizzato infatti ogni tanto guardo Gianmarco gli chiedo ma abbiamo vinto davvero non è che è un sogno A tra poco ci svegliano No diciamo che è stata veramente tutto fantastico la prima Falsa partenza sconcentrato per niente perché sono arrivato in quella finale in cui sapevo che non avevo nulla da perdere Ero concentrato e focalizzato sul me stesso sulla mia corsia Infatti non mi sono Manco morto dal blocco e concentratissimo sapevo che potevo fare qualcosa di importante ed è stato fatto quindi sono veramente la persona più contenta al mondo in questo momento una persona più importante quello a cui mi ero focalizzato era quello di concentrarmi su adesso la mia corsia e non pensare agli avversari quando gli ultimi 10 m ho visto che ero davanti sulla linea del traguardo quando mi sono buttato Ho controllato che fossi finalmente davanti guardando i miei avversari e lì è stato un momento in cui pensato e ho detto Cavolo Ho vinto prima non ho pensato veramente a niente se non a far andare le gambe più velocemente possibile la cosa più bella è stata alla fine delle vostre imprese l'abbraccio io cavolo ero in area con rum stavamo per entrare in pista e ci siamo soffermati a guardare appunto i suoi salti ero lì che lo stavo tifando in una maniera impressionante quanto visto ora No incredibile grandissimo Poi sono entrata i blocchi ho sentito lui tornava fibers ha detto No no L'ha fatto dobbiamo dobbiamo farlo dobbiamo fare qualcosa di grande e anche noi e quindi quando ho tagliato il traguardo ho visto che ero prima ho visto Lui davanti è stata proprio una cosa automatica andare ad abbracciarlo perché io conosco la sua storia Tutto quello che ha passato e quindi era la cosa che mi è venuta proprio più spontanea -