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Farmacista ospedaliero, un ruolo chiave nella somministrazione dei radioligandi e dei radiofarmaci

Il farmacista ospedaliero è coinvolto in prima persona nella erogazione dei farmaci a base di radioligandi, cioè quella che combina radioisotopi terapeutici con un ligando a bersaglio molecolare. I radiofarmaci trovano la collocazione ideale nel cambio di paradigma proprio della medicina di precisione e della medicina personalizzata, dove la gestione del paziente è promossa dall’alterazione genetica della patologia, indipendentemente dalla sua localizzazione anatomica e dal sottotipo istologico. Nella terapia con radioligandi, il farmacista ospedaliero riveste un ruolo chiave in quanto è garante della qualità dei prodotti medicinali somministrati ai pazienti; nel caso dei radiofarmaci, la qualità è strettamente connessa a una tempistica molto stretta e definita dal decadimento del radionuclide. Occorre quindi gestire produzione, controllo di qualità e somministrazione dei radiofarmaci, con un'attività strutturata in modo adeguato e che tenga conto della logistica di distribuzione, anch’essa definita dal tempo di decadimento del radionuclide. Ne parliamo con la dottoressa Ielizza Desideri, Direttrice Unità Operativa di Farmacia Ospedaliera, AOU Pisana. L’abbiamo incontrata a Bologna al congresso della SIFO.