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Bentrovati amici viaggiatori! Stiamo scoprendo ancora la meravigliosa isola di Marettimo ed oggi vi portiamo con noi verso il Faro di Punta Libeccio con la sua stupenda Cala Nera, per poi dirigerci alla Cala del Cretazzo. Il percorso è di media difficoltà, sono circa 12 km tra andata e ritorno, circa 6 ore di cammino ed è fondamentale indossare scarpe adeguate, proteggersi con crema solare e soprattutto portare una bella riserva d’acqua (non è una passeggiata in spiaggia!) Il cammino inizia dal paese per terminare a Punta Libeccio, che si trova esattamente sul versante opposto rispetto al paese. La strada da prendere è quella che dal centro va verso sud, in direzione cimitero. Ad un tratto ci ritroviamo ad un bivio, segnalato da un cartello abbastanza sgangherato, e prendiamo la direzione Carcaredda e Punta Libeccio. Il primo tratto dopo il cimitero è piuttosto impegnativo, che ci mette alla prova con pendenze importanti. Si sale di tornante in tornante la vecchia strada, a tratti un po' cementata e a tratti un po' sterrata che conduce alla pineta della Carcaredda. La salita è alquanto faticosa, e facciamo una sosta per bere e soprattutto per verificare di essere sul percorso giusto! Il sentiero, anche se un po’ difficile, è comunque molto suggestivo e piacevolmente accompagnato dall’ombra dei pini. Finalmente arriviamo a Carcaredda! Ci ristoriamo alla fresca ombra della pineta vicino al rifugio della Forestale; l’area di sosta è molto ben tenuta, con panche e tavoli per fare picnic. Da qui si gode un panorama stupendo su Cala 'a Conca e su Punta Basano, l'estremità meridionale dell'isola, uno scorcio incantevole! La strada prosegue brevemente in piano, ad una quota di circa 250 metri, prima di iniziare la lenta e graduale discesa verso Punta Libeccio. Ci fermiamo a contemplare di nuovo il panorama… Su questo versante dell’isola, completamente disabitato, l’esplosione del verde dei pini è incredibile! Il Faro di Punta Libeccio è stato realizzato dalla Marina Militare Italiana nel 1860, su un promontorio posto a 24 metri s.l.m., per l'illuminazione del tratto costiero sud dell'Isola di Marettimo. Il complesso, anche se in uno stato di conservazione mediocre, è tuttora attivo. Un tempo il faro era custodito da un guardiano, poi dal 1999 è stato definitivamente automatizzato. È alto 50 metri, realizzato completamente in pietra e ha una torre ottagonale. La sua lanterna, dotata di Lenti di Fresnel di prima classe, di fabbricazione svedese, lo rende il secondo faro d’Italia per importanza dopo la Lanterna di Genova. Pensate che la sua luce arriva ad intrecciarsi con quella del faro di Capo Bon in Tunisia. Ora ci concediamo un premio, dopo le fatiche: un bagno in uno degli angoli più incredibili di quest’isola, ovvero Cala Nera! Raggiungerla, però, è un po’ difficoltoso, i metodi sono due: o ci si cala dagli scogli appena passato il faro (discesa un po’ azzardata vista la pendenza), oppure si prende il sentiero, ormai abbandonato, per circa un altro km per poi scendere sempre dagli scogli ma più dolcemente. Lo spettacolo naturale che si apre davanti ai nostri occhi è impagabile: un mare incontaminato in piena riserva naturale. In questo punto della costa, ci si arriva quasi solamente in barca, noi ce lo siamo guadagnati a piedi…. Volete mettere???? Buona visione!