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Sulmona - Carpinone: la Transiberiana d'Italia - San Pietro Avellana

Carpinone-Sulmona: viaggio sull'antico convoglio lungo la Transiberiana d'Italia 5 marzo 2012 Da Roma, da Napoli, da Caserta, perfino da Foligno (Perugia) e dalla calda Sicilia: sono venuti da tante parti d'Italia le circa 500 persone che hanno attraversato il cuore dell'Appennino abruzzese e molisano sul vecchio convoglio interamente composto da materiale rotabile storico, che è partito di buon mattino da Campobasso per arrivare a Sulmona, percorrendo la Transiberiana d'Italia, cioè passando per quelle stazioni nascoste tra le montagne incantevoli di un territorio ancora incontaminato. Per curiosità, per interesse, per lavoro, per svago, per ricordi d'infanzia e per tanti altri motivi, sono stati così numerosi coloro che hanno voluto riservarsi un posto nel vecchio convoglio. Ma soprattutto per difendere un'antica linea ferroviaria di una bellezza inaudita, che non si vuole assolutamente soppressa. Non capita spesso di vedere le stazioni ferroviarie del territorio, sia le grandi che le piccole, così brulicanti di gente spensierata e divertita, di voci disparate, di volti che si affacciano sorridendo dai finestrini. Scatti fotografici, racconti, storie, divertimento, paesaggi mozzafiato, canti popolari accompagnati dalla chitarra: così i passeggeri della storica tratta hanno trascorso la 5 giornata dedicata alle Ferrovie Dimenticate, grazie all'impegno profuso dall'Associazione Amici della Ferrovia 'LeRotaie Molise' di Isernia e a'LocoMolise Onlus'. "Una ferrovia che non è affatto dimenticata, anzi è strenuamente voluta e difesa" hanno ricordato i sindaci dell'Altomolise, nei brevi discorsi che hanno accompagnato il pranzo a base di prodotti tipici del territorio offerto presso la stazione di San Pietro Avellana-Capracotta, grazie all'interessamento del sindaco Francesco Lombardi e del Consorzio Assomab. La storica tratta Carpinone-Sulmona, con i suoi bellissimi paesaggi, che vanno dalle colline dell'Altomolise alle montagne innevate di Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli, Campo di Giove, ha così confermato di avere quel notevole interesse turistico che può farne una risorsa importante per il territorio. La più alta in Italia dopo quella del Brennero, con i suoi 1.268 metri all'altezza di Pescocostanzo, la linea è stata inaugurata il 18 settembre del 1892, come parte di un progetto che avrebbe collegato le 'terre di mezzo' e Napoli con il successivo completamento della Caianello-Venafro-Isernia, nel 1894. Vero capolavoro di ingegneria ferroviaria, il percorso raggiunge una lunghezza di 128.731,32 metri, di cui 25.026 distribuiti in 58 gallerie, 5.457 tra ponti e viadotti, 648 tra ponticelli, paravalanghe e cavalcavia. "Un autentico museo a cielo aperto" secondo Francesco Lombardi, che regala un'escursione indimenticabile tra parchi, riserve, colori e profumi della natura. "Una risorsa turistica che non si può perdere, che se ben gestita può portare grandissimi vantaggi al territorio. Noi tutti ci auguriamo che si capisca il grande valore custodito da una linea storica, che può diventare un fondamentale volano per lo sviluppo turistico nel presente, e costituire un elemento di salvataggio per un territorio in forte difficoltà di sopravvivenza". Adele Moauro Articolo tratto da: http://ilnuovomolise.it/27478/carpino... Ne parla anche Fabrizio Fusco: "Diario di un Reporter" http://www.almosava.it/diario-di-un-r... "A San Pietro Avellana poi è l'apoteosi. Centinaia di persone si intravedono all'orizzonte, quando il treno si scopre dalla foresta mab di Monte di Mezzo. Attraversare la riserva dell'Unesco senza autorizzazione, mi rendo conto, è un privilegio esclusivo della Carpinone -- Sulmona. Applausi a cielo aperto. Musica, donne in costume, il sapore del caciocavallo, e le testimonianze dei sindaci, al quale si aggiunge quella di Antonio Monaco (Capracotta). E' questo lo scenario che per più di un'ora si vive nella magica città del tartufo. Il viaggio prosegue." A cura dell'Ufficio Comunicazione e Marketing Territoriale del Comune di San Pietro Avellana. San Pietro Avellana, un vero piacere!