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Campane della Parrocchia di S.Nicola di Bari in Poggio S.Marcello (AN) v.514 7 лет назад


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Campane della Parrocchia di S.Nicola di Bari in Poggio S.Marcello (AN) v.514

14 Maggio 2017, festa della Madonna del Soccorso. Suonate per le messe solenni delle 9:30 e delle 11:00, per l’Angelus solenne e per la processione con la statua lignea della Madonna del Soccorso alle ore 17:30 circa, presieduta dal Vescovo di Jesi Mons. Gerardo Rocconi: [06:45] Din don allegrezza festivo delle 10:30, con il campanone a bicchiere e II-III a scampanio (dura 4 minuti e mezzo); [11:16] Distesa della III che segue subito il din don allegrezza festivo (dura 50 secondi circa); [12:31] 30 tocchi sul campanone che seguono subito la distesa della III; [13:42] Distesa della III (dura 50 secondi circa) e 30 tocchi sul campanone che seguono il rinterzo festivo delle 16:30 (non ho fatto in tempo a riprenderlo); [16:04] Plenum solenne delle 10:45 (dura 4 minuti e mezzo) per la fine della messa delle 9:30; [22:41] 40 tocchi sulla III alle 10:55 come ultimo segnale per la messa delle 11:00; [25:31] 3-4-5-1 sul campanone, Ave Maria di Lourdes a un solo giro e din don allegrezza solenne, con la grossa a bicchiere e le altre a scampanio (dura 3:45 minuti), da 28:58 a 29:12 breve Ave Maria di Lourdes mentre la campana maggiore resta ferma all’impiedi; [31:10] Plenum solenne delle 12:20 circa per la fine della messa delle 11:00 (dura 6 minuti e mezzo); [43:10] Fase della processione in cui viene suonato per 2 volte consecutivamente il din don allegrezza festivo. Concerto di 5 campane a battaglio cadente in accordo di Salve Regina con rinforzo di VII, di cui il nuovo campanone fuso nel 1993 dalla De Poli di Vittorio Veneto in sostituzione di quello originale (purtroppo crepato) fuso da Cesare Brighenti di Bologna nel 1929, che ha fuso anche le 4 attuali campane minori 3 anni prima, nel 1926. L’impianto, originariamente elettrificato dalla Meloncelli di Sermide (MN) nel 1969, venne completamente rifatto dalla Alba nel 1993, anno di fusione del nuovo campanone: I: Mi3, ha un diametro di 114 cm e un peso di 8,80 quintali. II: Sol#3, ha un diametro di 90 cm e un peso di 4,30 quintali. III: Si3, ha un diametro di 75 cm e un peso di 2,60 quintali. IV: Do#4, ha un diametro di 66 cm e un peso di 1,80 quintali (fu successivamente accordata poiché leggermente stonata). V: Re#4, ha un diametro di 59 cm e un peso di 1,25 quintali. Qui potete la foto del programmatore Ecat Cronos 20 e delle 2 schede dei vari suoni poste dinanzi, oltre al breve censimento: https://c1.staticflickr.com/5/4177/33... https://c1.staticflickr.com/5/4166/34... https://c1.staticflickr.com/5/4184/33... Qui invece potete trovare una breve storia sulla chiesa https://c1.staticflickr.com/5/4166/33... In origine vi erano campane vecchie fuse in epoche piuttosto differenti, ma poiché il concerto non piaceva, furono sostituite dalle 4 campane minori, fuse nel 1926 dal noto Cesare Brighenti. L’accordo risultò però incompleto, e fu così che 3 anni dopo venne realizzata la campana maggiore dal peso di quasi 14 quintali e con la stessa nota dell’attuale De Poli. Originariamente tutte a slancio, la grossa veniva fatta suonare a distesa alta seguita dall’accompagnamento delle altre. Quando furono elettrificate dalla Melloncelli nel 1969, le 4 minori furono lasciate a slancio, ma la grossa dovette essere inceppata a battaglio cadente lento poiché il motore non ce l’avrebbe fatta neanche a portarla a distesa alta. Al fine di rendere l'allegrezza molto simile a quella manuale, fu pertanto necessario farla bloccare per un paio di secondi a bicchiere, trasformando la suonata solenne marchigiana in un vero e proprio rinterzo umbro, che tempo fa veniva eseguito anche alla vicina Rosora. Dopo che l’impianto passò prima sotto la gestione dell’Elettrojolly di Polverara (PD) e poi di Vigneti Fiorello della Capanni, la meccanica iniziò a rasentare molti problemi, soprattutto per quanto concerne il campanone. Proprio a causa del bloccaggio a bicchiere decisamente violento, a cavallo degli anni 80-90 esso registrò uno spacco su una maniglia con conseguente crepa che ne mise inevitabilmente la fine. Oggigiorno è riposto su un piedistallo vicino al campanile, decorato con un ceppo arrugginito della Pasqualini. E così arriviamo ai giorni nostri: Alba arrivò nel 93 con la nuova De Poli della stessa identica nota ma meno pesante, ed inceppò le altre campane a battaglio cadente veloce. Da annotare 2 campane conservate nella cripta, fuse dalla De Poli nel 1896 [42:31] e dai Fratelli Baldini di Roncofreddo (FC), all'epoca Roncofrigido, nel 1814 [42:51]. Inoltre sono conservati i 2 battagli del vecchio campanone [42:06]: quello a forma di pera è stato forgiato da Brighenti quando era a slancio (fu portato per le vie di Castelplanio nel 1929 quando Poggio San Marcello divenne frazione di quest’ultimo), mentre l’altro è stato utilizzato quando fu inceppato a battaglio cadente lento.

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