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Francesco Nuti: meraviglioso toscano, diverso da tutti

Madonna che silenzio c'è da ier sera,Francesco Nuti ci ha lasciato all' età di 68 anni, una carriera quella dei Cecco di Narnali che nasce nei cabaret fiorentini, dai qualiriesce ad emergere grazie anche all'incontro con Athina Cenci e Alessandro Benvenuti, nascono così i "GIANCAVITTIVI" gli irriverenti toscani, anzi maledetti come diceva il concittadino Curzio Malaparte, per anni il trio ha imperversato nelle trasmissioni comiche telvisive degli anni 70 come "NON STOP". Ma è il cinema l'amore vero di Nuti, grazie al quale prendono vita le sue storie, i suoi incontri, ma soprattutto la sua malinconia che si amalgama con la risata triste di un clown sfociando in commedie brillanti e surreali che trovano il loro apice negli anni 80 con pellicole come IO CHIARA E LO SCURO, CASABLANCA CASABLANCA, TUTTA COLPA DEL PARADISO, con quei personaggi dalla C strascicata toscana, ma che potrebbero venire e andare ovunque, magari lontano come il suo Willy Signori. Ma sarà proprio quel cinema, al quale aveva chiesto e dato tanto, a portarlo al lento declino; "Occhiopinocchio" quello che doveva essere il film che lo avrebbe consacrato regista di spessore e non solo un provinciale intento a sembrare quello che non era mai stato, fu un fallimento, che però non riuscì a cancellare nè l'affetto che il pubblico nutriva per lui, nè tutto quello che aveva costruito alle sue spalle, rendendolo un meraviglioso OUTSIDER capace di rappresentare un italiano che voleva essere diverso da tutti. Madonna che vuoto hai lasciato da ier sera.