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Un Nuovo Inno a San Giovanni Battista patrono di San Giovanni di Galermo

Durante le ricerche sulla storia di San Giovanni di Galermo vengo a conoscenza che nell’anno 1932, il Dott. Antonino Di Franco, cultore dell’arte della poesia, scriveva le bellissime parole dell’Inno a San Giovanni Battista come tutti lo conosciamo. Non sappiamo per certo chi fu a scriverne la musica, ma a tal riguardo occorre far presente che nella festa di San Giuseppe a Santa Maria di Licodia, l’inno a San Giuseppe è musicalmente uguale al 90% al nostro inno. Per capirci meglio, le parole cambiano ma la musica è la stessa. Si dovrebbe condurre un’indagine musicologica sul chi e quando ha scritto per primo la musica dei due diversi inni. È impossibile si tratti di un caso. Tornando al nostro inno, due anni prima della datazione dell’inno in uso (1932), lo stesso Di Franco scrisse un altro inno (1930). È nello stesso momento in cui ho posato lo sguardo sulle bellissime parole scritte dal Di Franco che si è manifestato lo spunto per scrivere una musica degna per un nuovo e solenne Inno a San Giovanni Battista. A dire la verità, non mi aspettavo un tale appoggio da parte della direzione del coro della confraternita perché come pensavo, tradizione ed innovazione possono avere forte attrito. Mi sono ricreduto. La penna del Di Franco dà vita ad un lessico molto raffinato, solenne, elegante, descrivendo le parti salienti della vita del Battista; il sussulto nel grembo di Elisabetta, il battesimo nel Giordano, fino alla decapitazione. La prima e l’ultima quartina, invocano solennemente la protezione per intercessione di San Giovanni Battista specificando anche il nome del nostro ex comune autonomo. Secondo l’attenta analisi del prof. Sergio Sciacca, che ha redatto anche un breve articolo su La Sicilia, il Di Franco potrebbe aver preso spunto dal lessico di Mascagni. La musica invece, composta 91 anni dopo le parole, mi è stata letteralmente rivelata dalle emozioni vissute nei momenti della festività del 24 Giugno e del 29 di Agosto e che ho provato leggendo le parole del Di Franco. Non ho voluto ricercare nessuna complessità nella linea melodica, che è semplice da cantare per l’intera assemblea. Dopo aver messo su la melodia interpello un amico, un vero mostro sacro dell’organo a canne, il M° Salvatore Reitano. Con la sua esperienza di una vita passata sull’organo e non solo, in pochi minuti non solo ha manoscritto la melodia sul pentagramma, ma è riuscito a trovare un’armonizzazione tale da risaltare i significati delle parole del Di Franco. Per ultimo sono venuto a sapere da alcune amiche della parrocchia, che il testo del Di Franco era già stato osservato da un caro amico e confratello, il compianto prof. Rosario Aiello, cultore di storia patria e grande devoto del Battista con il proposito, mai portato a compimento, di farlo musicare per donarlo alla storia di questo paese. Dedico a lui l’impegno profuso per questo lavoro in onore a San Giovanni Battista. W SAN GIOVANNI!!!! Realizzato in maniera molto amatoriale, godetevi il "nuovo" inno del 1930