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Le Grandi Salite di Bike Channel: San Gottardo 8 лет назад


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Le Grandi Salite di Bike Channel: San Gottardo

LaClassica veste Paolo Savoldelli e Massimo Boglia per le loro ricognizioni in bici sulle grandi salite! Il Passo del San Gottardo ha un altitudine 2.091 m s.l.m. e collega - solo durante la stagione estiva - il Canton Ticino al Canton Uri. La Parigi Roubaix delle Alpi: questa - in sintesi - la salita della Val Tremola che conduce al passo del San Gottardo. Un'esperienza insolita, pedalare in montagna sul pavè, che non può mancare nel bagaglio di un salitomane: una strada spettacolare per la sua unicità, per il paesaggio e per la quasi totale assenza di traffico, deviato sulla vicina superstrada. Anche se alla sera avrete un po' di mal di schiena ricorderete per sempre questa salita. La salita al Passo del Gottardo inizia ad Airolo, centro nevralgico del turismo ticinese, poiché qui si imbocca la galleria del Gottardo. Chi vuole salire al passo evitando il traforo invece può usufruire della nuova superstrada (costruita negli anni settanta) oppure percorrere la vecchia strada della Val Tremola: fortunatamente per i ciclisti non tutti sanno che quest'ultima via è ancora perfettamente agibile ed in ottime condizioni. La strada carrozzabile fu iniziata nel 1819 ed ebbe un ruolo importante per lo scambio di merci con il centro Europa: il pavé con cui era originariamente lastricata la strada è stato a tratti sostituito dall'asfalto e dal cemento, soprattutto nel primo tratto dopo Airolo, ma fortunatamente gran parte della pavimentazione è rimasta, specie nella seconda parte dell'ascesa, con gli spettacolari tornanti della Val Tremola. Partenza dunque dal centro di Airolo, facendo bene attenzione a non seguire le indicazioni in verde per la superstrada: un primo tratto piuttosto ripido ci porta ben presto all'uscita del paese, poi la pendenza si addolcisce notevolmente permettendo di godere di ottime viste sulla città ai nostri piedi. Al km. 2 incontriamo un primo bivio per la superstrada che ignoriamo tenendo sempre la destra: ben presto incontriamo i primi tratti in pavé, talvolta frammisto all'asfalto: le nostre ruote cercano le esili lingue di asfalto per sfuggire alle terribili vibrazioni che il pavé trasmette al telaio, e la velocità si riduce sensibilmente. Passiamo alcune costruzioni militari e giunti nei pressi del Motto Bartola (km. 5,4 mt. 1527) incrociamo nuovamente la superstrada: inizia qui la Val Tremola, come indicato dai cartelli, ed è sicuramente il tratto più spettacolare ed impegnativo della salita. Affrontiamo un lungo rettilineo prima di volgere decisamente ad ovest lungo una valle apparentemente invalicabile: comincia il pavé, regolare ed uniforme, in perfette condizioni di manutenzione, e dopo un ponticello ci apprestiamo ad affrontare una magnifica scalinata di tornanti ravvicinati. La strada è un vero capolavoro di ingegneria e percorrerla incute grandi sensazioni, quasi non si avvertono più le vibrazioni talmente siamo assorti nella nostra fatica: l'ascesa è solitaria, anche in pieno agosto rarissime sono le vetture che si avventurano lungo questa strada. In alto scorgiamo i viadotti della superstrada, ferite aperte nel fianco della montagna: noi proseguiamo invece lungo gli innumerevoli tornanti guadagnando rapidamente quota con pendenze regolari, anche se non mancano tratti decisamente impegnativi, come quello compreso tra i km. 8,8 e 9,3 dove la pendenza media è dell' 11 per cento. Estremamente perfido l'ultimo rettilineo finale che conduce al passo, spesso battuto dal vento: giunti in vetta l'incanto della scalata solitaria svanisce ben presto, il traffico è caotico, opprimente, e non vale la pena spendere molto più del tempo necessario per rifocillarsi e per prepararsi alla discesa. Per rientrare ad Airolo converrebbe decisamente imboccare la superstrada (il pavé in discesa a velocità sostenute è una vera tortura ed è estremamente pericoloso in caso di pioggia), anche se i cartelli recitano che è vietata al traffico ciclistico. A quanto mi risulta so di ciclisti multati in maniera spropositata per aver infranto il divieto, quindi prestate bene attenzione. Chi invece intende scendere sull'altro versante per affrontare la salita del Furka, può tranquillamente percorrere la veloce superstrada che in un batter d'occhio conduce ad Hospental, dove troviamo il bivio per Realp e per Andermatt. La pendenza media della salita è del 7,4%, quella massima del 12%, per un dislivello complessivo di 932 m. (fonte: salitomania.it/) www.laclassica.com

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