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Le campane di Codogno (LO) - Collegiata di S. Biagio e B. V. Immacolata 7 лет назад


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Le campane di Codogno (LO) - Collegiata di S. Biagio e B. V. Immacolata

Codogno (LO) Insigne Chiesa Prepositurale Collegiata Mitriata dei Ss. Biagio e B. V. Immacolata Concerto di 8 +1 campane in Si♭² Luigi e Giorgio Ottolina - Seregno 1948 Suonate per la S. Messa Solenne delle ore 11:15 nella Solennità dell’Ascensione di N. S. G. C.: [01:40] Concerto solenne a 8 campane, ore 10:45. [09:04] Allegrezze per la fine della S. Messa Festiva delle ore 10:00: - [09:04] Allegro 2 - [10:13] Allegro 3 - [11:25] Allegro 10 - [12:26] Marcia dei castelli Ringrazio Marco e Ricardo per la disponibilità! LA COLLEGIATA DI SAN BIAGIO La chiesa venne costruita in forme rinascimentali, a partire dal 1491, nel luogo su cui precedentemente sorgeva una cappella dedicata a S. Biagio, documentata già nel 1025. La facciata in cotto, del 1584 di Giovanni Battista Regorno, coronata da un timpano triangolare, presenta due ordini divisi da una classica cornice marcapiano: nell’ordine superiore si apre una serliana sovrastata da una nicchia contenente una statua di S. Biagio, in quello inferiore un pronao su colonne e alti plinti, realizzato nel 1585 da Giovanni Battista Giussani, precede il portale centrale. L’interno, a croce latina con tre navate e dodici cappelle laterali, vede una prima sistemazione del 1524. Nella navata destra, l’ultima cappella verso l’altare, di Gian Fermo Trivulzio, accoglie la grande pala con l’Assunzione della Vergine terminata da Callisto Piazza nel 1533. La cappella Finetti ospita una tavola di Cesare Magni datata 1531: è la Madonna con bambino e i Santi Pietro Martire e Vincenzo Ferreri. La navata centrale presenta alternativamente arcate sopra le quali sono affrescati busti di Santi entro tondi, la cui realizzazione risale alla prima metà del sedicesimo secolo. Nella zona presbiteriale l’altare in marmo è del 1774, opera del cremonese Giuseppe Giudici cui si deve anche il restauro nel 1781 delle seicentesche balaustre in marmo rosso di Verona. Sempre nell’abside sono opere pregevoli le due cantorie del 1755 di Gaetano Ferregalli; l’organo dei Fratelli Serassi di Bergamo del 1784 restaurato nel 2011; il coro, rifatto nel 1843 da Alessandro dell’Orto e Costantino Grossi ed infine la statua marmorea dell’Immacolata del 1671 collocata in una nicchia dell’abside. Sopra la porta della sacrestia il quadro con l’Annunciazione del diciassettesimo secolo è opera dell’artista locale Alessandro Goldaniga. Dietro la chiesa si eleva il campanile portato a termine nel 1602. Imponente e del caratteristico colore giallo, è ben visibile a distanza ed è dotato del concerto campanario più grande della diocesi (e dell’area sud-milanese), sia per tonalità che per numero. Infatti, le attuali campane sono 9, 8 più un il semitono di VII minore, e sono opera della fonderia Luigi Ottolina di Seregno, ma già nel 1929 la fonderia Francesco d’Adda e Figli di Crema forniva, in due momenti, un altrettanto imponente concerto di ben 9+1 campane le cui 2 campane maggiori requisite per scopi bellici.

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