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Torture, pestaggi e umiliazioni a danni di persone senza dimora (quasi sempre straniere) e verbali truccati per allontanare i sospetti. È finalmente iniziato il processo contro due agenti di polizia della Questura di Verona che tra il luglio 2022 e il marzo del 2023 prestavano servizio al Nucleo Volanti e che erano stati subito arrestati con l'accusa a vario titolo di tortura, lesioni aggravate e peculato. Alla prima udienza del processo, dove siamo stati rappresentati dall'Avv. Piero Santantonio, il Tribunale di Verona ha ammesso come parte civile la nostra associazione e ci ha inoltre autorizzato a citare come responsabile civile il Ministero dell'Interno, assente all'udienza così come i sindacati di Polizia. "I reati di cui sono accusati gli imputati sono gravissimi e sarebbe gravissimo se fossero confermati. Siamo molto soddisfatti per essere stati ammessi come parte civile in un processo che ha un valore simbolico molto alto e nel quale vogliamo portare la nostra esperienza ventennale di tutela delle persone senza dimora". Lo afferma Antonio Mumolo, presidente dell'Associazione Avvocato di strada. "I poliziotti - sottolinea Mumolo - dovrebbero occuparsi di difendere le persone, specialmente le più deboli, non torturarle e umiliarle. Con la nostra presenza come parte civile al processo vogliamo dare un segnale forte e ribadire ancora una volta il nostro credo: difendere i diritti dei più deboli significa difendere i diritti di tutti. Anche a Verona #NonEsistonoCausePerse".tto. Al processo contro i poliziotti veronesi Avvocato di strada ammessa come parte civile Torture, pestaggi e umiliazioni a danni di persone senza dimora (quasi sempre straniere) e verbali truccati per allontanare i sospetti. È finalmente iniziato il processo contro due agenti di polizia della Questura di Verona che tra il luglio 2022 e il marzo del 2023 prestavano servizio al Nucleo Volanti e che erano stati subito arrestati con l'accusa a vario titolo di tortura, lesioni aggravate e peculato. Alla prima udienza del processo, dove siamo stati rappresentati dall'Avv. Piero Santantonio, il Tribunale di Verona ha ammesso come parte civile la nostra associazione e ci ha inoltre autorizzato a citare come responsabile civile il Ministero dell'Interno, assente all'udienza così come i sindacati di Polizia. "I reati di cui sono accusati gli imputati sono gravissimi e sarebbe gravissimo se fossero confermati. Siamo molto soddisfatti per essere stati ammessi come parte civile in un processo che ha un valore simbolico molto alto e nel quale vogliamo portare la nostra esperienza ventennale di tutela delle persone senza dimora". Lo afferma Antonio Mumolo, presidente dell'Associazione Avvocato di strada. "I poliziotti - sottolinea Mumolo - dovrebbero occuparsi di difendere le persone, specialmente le più deboli, non torturarle e umiliarle. Con la nostra presenza come parte civile al processo vogliamo dare un segnale forte e ribadire ancora una volta il nostro credo: difendere i diritti dei più deboli significa difendere i diritti di tutti. Anche a Verona #NonEsistonoCausePerse".