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ALTA VIA BEPI ZAC - Creste di Costabella 2 года назад


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ALTA VIA BEPI ZAC - Creste di Costabella

L'Alta via Bepi Zac ripercorre il fronte alpino della Grande Guerra sulle Creste di Costabella. Lungo tutto il percorso sono presenti camminamenti, gallerie e ricoveri dei due eserciti, Italiano ed Austro Ungarico. Fino alla Cima di Costabella si trovano tutte le postazioni Austro Ungariche, mentre proseguendo ci si imbatte in quelle Italiane. Il fronte, qui non subì grosse modifiche durante gli anni di guerra, ma ci furono durissimi combattimenti per la conquista di pochi metri di terreno. ll 5 ottobre 1916, sulle Creste di Costabella, le truppe italiane condotte dal tenente Francesco Barbieri occuparono le posizioni austriache del villaggio austriaco, detto postazione "Detz" catturando 104 prigionieri oltre a sei mitragliatrici ed un cannone da montagna. Nell’azione il tenente Barbieri perse la vita. La Cima di Costabella fu duramente contesa fra italiani ed Austroungarici sin dall'inizio del conflitto. L'episodio più importante risale al 4 marzo 1917, mentre queste Creste erano ancora sommerse nella neve. Dopo un violento bombardamento d'artiglieria, gli Italiani riuscirono ad occupare la posizione avanzata austriaca denominata "la mano". Scavarono poi una galleria nella neve e si impadronirono di un avamposto catturando alcuni prigionieri, delle mitragliatrici ed un cannone. Gli attacchi Austroungarici dei giorni seguenti vennero tutti respinti. Il 16 marzo però, dopo un ora di bombardamenti, gli austriaci riuscirono a riprendere la posizione sommitale di cima Costabella. Nel mese di agosto gli Austro Ungarici si accorsero che gli italiani cercavano di minare la cima di Costabella per poi farla saltare. Iniziarono immediatamente uno scavo di contromina. Quando raggiunsero però lo scavo italiano lo trovarono abbandonato. Il terreno era stato giudicato troppo friabile dagli Italiani che abbandonarono l'idea prima di portare a termine il terribile piano. Il fronte in questi settore rimase da ora in poi immutato fino al novembre del 1917, quando tutte le Dolomiti vennero abbandonate dopo lo sfondamento Austro Ungarico di Caporetto. Dal punto di vista escursionistico non ci sono grosse difficoltà, anche se il kit da ferrata è sicuramente consigliato per i meno esperti. Il contesto paesaggistico è assolutamente strepitoso e merita di essere vissuto in ottime giornate per goderne appieno.

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