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Fatture false: cosa sono, perché si utilizzano e perché non bisognerebbe farle 2 года назад


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Fatture false: cosa sono, perché si utilizzano e perché non bisognerebbe farle

Visita il nostro sito https://www.4tax.it/ Ti trovi a dover gestire in azienda la contestazione da parte del fisco relativa all’utilizzo di una fattura falsa? Se sì, segui questo video. Benvenuto sul mio canale. Sono Salvatore Cameli e dal 2007 aiuto CFO, un manager o un imprenditore a gestire complesse verifiche fiscali e avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Deve innanzi tutto precisarsi che quando si parla di fatture false ci si riferisce alle c.d. fatture inesistenti. Fatture false e fatture inesistenti sono, quindi, la stessa cosa. Le fatture false o inesistenti sono uno strumento non lecito che viene utilizzato sia da parte di società sia da parte di lavoratori autonomi per aumentare l’ammontare complessivo dei costi sostenuti. Il motivo principale per cui una società o un lavoratore autonomo hanno interesse ad aumentare il volume dei costi sostenuti attraverso l’utilizzo di fatture false è quello di evadere le imposte. Ogni qualvolta viene utilizzata una fattura falsa, una società o un lavoratore autonomo paga, in sostanza, meno tasse alla fine dell’anno nella propria dichiarazione dei redditi. Attraverso queste operazioni fittizie nella contabilità aziendale vengono quindi annotati costi più alti e dichiarati utili complessivi più bassi rispetto a quelli effettivamente realizzati. Tuttavia, si è soliti suddividere le fatture false o inesistenti in due macro categorie: Prima ipotesi di fattura falsa La prima ipotesi di fatture false si ha ogniqualvolta la fattura viene emessa a fronte di operazioni non realmente effettuate. L’esempio classico è il seguente. La Società A emette una fattura di 1.000,00 euro nei confronti della Società B ma non esiste alcuna operazione (cessione di beni o prestazione di servizi): l’operazione esiste quindi solo sulla carta. Questo è il caso delle operazioni oggettivamente inesistenti (le cd. fatture false relative a operazioni oggettivamente inesistenti). Il caso dell’utilizzo di fatture false per operazioni oggettivamente inesistenti si ha anche quando la fattura viene emessa da un soggetto solo formalmente esistente: società di capitali nella forma della S.r.l. che non ha dipendenti, che non ha un luogo in cui esercita l’attività e che generalmente dopo nemmeno due anni dalla costituzione viene cancellata dal registro delle imprese (c.d. società cartiera). L’esempio classico è il seguente. La Società A (che è appunto solo formalmente esistente) emette una fattura falsa di 1.000,00 euro nei confronti della Società B a fronte di operazioni mai effettuate. Seconda ipotesi di fattura falsa La seconda ipotesi di fatture falsa sotto il profilo oggettivo si ha ogniqualvolta l’operazione è stata realmente effettuata ma il prezzo applicato dal cedente/prestatore è di gran lunga più elevato rispetto al valore effettivo del bene o del servizio. L’esempio classico è il seguente. La Società A acquista dalla Società B un servizio di progettazione il cui costo è di 1.000,00 euro, ma la Società B emette nei confronti della Società A una fattura di 5.000,00 euro. Questo è il caso delle fatture false per sovrafatturazione (le c.d. fatture false per operazioni oggettivamente inesistenti per sovrafatturazione). Terza ipotesi di fattura falsa La terza ipotesi di fatture false si ha ogniqualvolta l’operazione è stata realmente effettuata ma il soggetto che emette la fattura è diverso dal soggetto che ha reso il servizio o ceduto il bene. L’esempio classico è il seguente. La Società A acquista dalla Società B un servizio di progettazione il cui costo è di 1.000,00 euro, ma la fattura di 1.000,00 euro viene emessa dalla Società C e non dalla Società B. Questo è il caso delle fatture false sotto il profilo soggettivo (le c.d. fatture false per operazioni soggettivamente inesistenti). Cosa si rischia? Le sanzioni amministrative applicabili nei casi di fatture false relative a operazioni inesistenti variano dal 135% al 270% dell’imposta evasa. Sotto il profilo penale chi utilizza fatture false relative a operazioni inesistenti rischia dai 4 agli 8 anni di reclusione. La stessa pena viene applicata a chi emette fatture false relative a operazioni inesistenti per consentire a terzi l’evasione delle imposte. Vuoi rimanere aggiornato e capire come risolvere le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate? Iscriviti al mio canale e metti un like. Se, invece, vuoi chiedermi aiuto trovi in descrizione i miei contatti #SalvatoreCameli #AvvocatoTributarista #FattureFalse ******************************************************************** Visita il nostro sito https://www.4tax.it/ Contattaci https://www.4tax.it/#Form-section Seguici su Facebook   / 4tax-102442784994288  

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