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Il Prof. Antonio Gasbarrini (Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Università Cattolica Sacro Cuore) ci parla di un sintomo fondamentale della patologia gastrica, il DOLORE ADDOMINALE, approfondendone il significato clinico e i risvolti diagnostici e terapeutici, invitandoci a una migliore attenzione per quei segnali che arrivano dal nostro organismo. Per saperne di più https://www.cemadgemelli.it/. “Il dolore addominale è uno dei pochi sintomi con cui parla l'apparato digerente. Nella sua complessità, nonostante l'apparato digerente cominci dall'Orifizio orale e termini con l'orifizio anale, il cibo fa un viaggio lungo oltre 9 mt in un viscere cavo che è composto da esofago, stomaco, intestino tenue (la zona che assorbe) e colon e nel quale convergono due organi fondamentali che sono il fegato con le vie biliari e il pancreas.In questo organo molto complesso, nella realtà dei fatti, risiede il sistema nervoso enterico, cioè quella parte del sistema nervoso che controlla proprio il funzionamento dell'apparato digerente e vi risiede questo complesso organo microbiologico che è il microbiota intestinale. Questo organo parla con pochissimi sintomi, il dolore, il meteorismo, quello che si chiama disconforto, tensione addominale e i disturbi dell'andare di corpo che sono la diarrea e la stitichezza. Quindi in realtà il dolore - che è i l cosiddetto sintomo di entrata di chi soffre di patologie dell'apparato digerente - può nascondere delle patologie di tutti gli organi che lo accolgono. E poi non dimentichiamoci che nell'apparato digerente esistono organi extra digestivi, cioè al di fuori dell'apparato digerente, ma intra addominali. Tra questi il rene, la vescica, con la prostata, nella donna l'apparato genito-urinario, la vagina con l'utero e dietro vi sono l'aorta con tutte le diramazioni arteriose e il sistema venoso e dietro ancora vi è la colonna vertebrale. Quindi disturbi dell'addome possono nascondere malattie dell'apparato digerente e malattie di questi organi extra digestivi. Quando quindi un paziente si presenta con la parola che sembra banale dolore addominale. Dobbiamo innanzitutto alzare la guardia, perché può essere anche un segno di una patologia maggiore. Senza neanche però teatralizzare o drammatizzare troppo l'apparato digerente, perché molto spesso uno ha dolore anche durante la giornata, per manifestazioni o problemi banali. Innanzitutto, ci dobbiamo porre la prima domanda, ma quello è un dolore acuto? Cioè, non c'era mai stato e comincia un dolore o un dolore cronico che ogni tanto torna nel tempo? Questo è qualcosa di fondamentale perché vi fa distinguere tra una possibile patologia cronica e una patologia acuta.Se è una patologia acuta le prime cose che dobbiamo capire e questo lo deve capire medico, ma lo deve capire anche il paziente, perché non esiste nessun medico migliore del paziente stesso, deve capire in che zona dell'apparato digerente viene questo dolore. Un punto di repere interessante è l'ombelico. Ci sono dolori sopra ombelicali. Generalmente questa è la zona dello stomaco, poi ci sono sopra ombelicali a destra e a sinistra, qui dietro ci sono tanti organi, però non dimentichiamoci mai che spesso il dolore addominale sopra ombelicale se non è dello stomaco, può essere del colon che è un organo che passa a festone proprio qui nella parte alta dell'apparato digerente o può essere un dolore dei due organi, che sono molto importanti e qui posizionati, che sono il fegato con la colecisti e le vie biliari e il pancreas. Un'altra cosa importantissima è se il dolore avviene di giorno o avviene di notte mentre dormiamo. Generalmente quando noi dormiamo tutti i sistemi di difesa di controllo si abbassano; quindi, generalmente quelli che noi chiamiamo dolori funzionali, cioè dolori che non hanno sotto di loro una grande base infiammatoria, di notte non avvengono e le persone dormono bene. In qualche modo potrei dire che se la persona dice ma il dolore ce l'ho, ma come dormi, dormo benissimo, il dolore è un po’ meno pericoloso. Ma quando il dolore compare di notte, quando il dolore sveglia la persona, questo è un campanello dall'allarme...."