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Rischio cardiovascolare lieve e moderato dovuto alla ipercolesterolemia: ruolo dei nutraceutici

L’ipercolesterolemia, caratterizzata da elevati livelli di colesterolo nel sangue, rappresenta un importante fattore di rischio per la morbilità e mortalità cardiovascolare. La riduzione del colesterolo LDL (noto come “colesterolo cattivo”) è associata a una significativa diminuzione del rischio di eventi cardiovascolari, sia nella prevenzione primaria che in quella secondaria. Le strategie di trattamento per raggiungere livelli ottimali di colesterolo LDL includono interventi sullo stile di vita e misure farmacologiche. Negli ultimi anni, nelle forme più lievi, l’uso di prodotti “nutraceutici” (ossia nutrienti e/o composti bioattivi con potenziali effetti benefici sulla salute umana) è diventato sempre più diffuso. Queste sostanze possono essere aggiunte agli alimenti e alle bevande o assunte sotto forma di integratori alimentari (preparazioni liquide, compresse, capsule). Ne pariamo con il Dott. Vincenzo Montemurro, Responsabile Ambulatorio di Cardiologia, Presidio "Scillesi d'America" - Scilla ASP Reggio Calabria, per capire il ruolo dei farmaci e quello dei nutraceutici. Lo abbiamo incontrato a margine della 15a edizione del convegno “Nel cuore di Santa”.