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I linfomi di Hodgkin e non Hodgkin nei bambini e negli adolescenti: sintomi, diagnosi, cura 10 месяцев назад


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I linfomi di Hodgkin e non Hodgkin nei bambini e negli adolescenti: sintomi, diagnosi, cura

Il linfoma è un tumore maligno del sistema linfatico, ovvero di quell’apparato costituito da cellule e tessuti che si occupano della difesa dell’organismo dagli agenti esterni e dalle malattie. Il sistema linfatico è composto da vasi che trasportano la linfa, da cellule immunitarie (prevalentemente linfociti) e da “stazioni” (soprattutto linfonodi) che si manifestano ingrossate quando nel corpo umano è in corso un’infezione. I linfomi si suddividono in due grandi categorie: il linfoma di Hodgkin e i linfomi non-Hodgkin. Il primo, definito cosi dal nome del medico che per primo lo ha descritto (Thomas Hodgkin), colpisce soprattutto in due fasce d’età: tra i venti e i trent’anni (frequente nelle giovani donne) e oltre la settima decade di vita. Rari i casi infantili. Dal momento che i linfonodi si trovano in tutto il corpo, la malattia può manifestarsi a qualsiasi livello dell’organismo. I linfonodi più spesso colpiti dal linfoma di Hodgkin sono quelli del collo, ascellari, mediastinici, inguinali e addominali. In alcuni casi, però, la malattia può riguardare anche degli organi, come il midollo osseo, il fegato, i polmoni e le ossa. Il primo sintomo della malattia è molto spesso un rigonfiamento asintomatico di un linfonodo superficiale del collo, dell’inguine o dell’ascella. È comunque doveroso precisare che non necessariamente l’ingrossamento dei linfonodi è la “spia” della presenza di un linfoma. Occorre andare a fondo del sintomo quando il rigonfiamento dei linfonodi è insolitamente consistente rispetto alle normali infezioni, non è accompagnato dal dolore, non trova spiegazione in un’infezione, non diminuisce con il passare dei giorni e dura da più di un mese. Nei casi di malattia, possono essere presenti anche sudorazione eccessiva, febbre di origine sconosciuta (che insorge soprattutto nelle ore serali), calo di appetito e perdita di peso anche in assenza di una dieta specifica. Stanchezza eccessiva e prurito diffuso su tutto il corpo, tosse o dispnea (in caso di coinvolgimento dei linfonodi del torace), senso di ingombro (se a essere colpiti sono i linfonodi addominali) possono essere altre “spie” della presenza di un linfoma. Il linfoma è un tumore maligno del sistema linfatico, ovvero di quelle cellule e di quei tessuti che si occupano della difesa dell’organismo dagli agenti esterni e dalle malattie. Il sistema linfatico è composto da vasi che trasportano la linfa, da cellule immunitarie e da “stazioni” (i linfonodi) che appaiono ingrossate quando nel corpo umano è in corso un’infezione. I linfomi si suddividono in due grandi categorie: i linfomi di Hodgkin e i linfomi non Hodgkin. Questi ultimi colpiscono in genere la popolazione adulta e anziana. A differenziarli dai linfomi di Hodgkin è l’assenza della cellula di Reed-Sternberg, un tipo di linfocita B caratterizzato da due nuclei che permette di differenziare una cellula sana da una malata. Dal momento che i linfonodi si trovano in tutto il corpo, la malattia può manifestarsi a qualsiasi livello dell’organismo. I linfonodi più spesso colpiti dal linfoma di Hodgkin sono quelli del collo, ascellari, mediastinici, inguinali e addominali. In alcuni casi, però, la malattia può riguardare anche degli organi: come il midollo osseo, il fegato, i polmoni e le ossa. Il primo sintomo della malattia è quasi sempre un rigonfiamento asintomatico di un linfonodo superficiale del collo, dell’inguine o dell’ascella. È comunque doveroso precisare che non per forza l’ingrossamento dei linfonodi è la “spia” della presenza di un linfoma. SINTOMI Occorre andare a fondo del sintomo quando il rigonfiamento dei linfonodi alla base del collo è insolitamente consistente rispetto alle normali infezioni, non è accompagnato dal dolore, non trova spiegazione in un’infezione, non diminuisce con il passare dei giorni e dura da più di un mese. Nei casi di malattia, possono essere presenti anche sudorazione eccessiva, febbre di origine sconosciuta (che insorge soprattutto nelle ore serali), calo di appetito e perdita di peso anche in assenza di una dieta specifica. Stanchezza eccessiva e prurito diffuso su tutto il corpo, tosse o dispnea (in caso di coinvolgimento dei linfonodi del torace), senso di ingombro (se a essere colpiti sono i linfonodi addominali) possono essere altre “spie” di un linfoma in corso.

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