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La morte di Donato Bergamini: intervista al padre Domizio

ROMAGNA - Il 18 novembre del 1989, quello che era un normale sabato sera italiano che precedeva unaltrettanto normale domenica di campionato, veniva sconvolto dalla notizia della morte di un calciatore del Cosenza che militava in serie B. Quel sabato sera morì Donato Bergamini, per tutti Denis, suicidatosi - secondo la ricostruzione ufficiale - gettandosi sotto le ruote di un camion sulla statale 106 Jonica, a Roseto Capo Spulico (Cosenza). La notizia della sua morte fece presto il giro di tutti i telegiornali e provocò scalpore anche in Romagna, dove Denis - nato a Boccaleone (Ferrara) nel 1962 - aveva giocato tre stagioni (una a Imola e due a Russi), collezionando in totale ottantuno presenze e mettendo a segno nove reti tra il 1982 ed il 1985. Ventanni dopo sono ancora tante le ombre su quella morte. Tanti sono i dettagli che non tornano in quella che viene data come versione ufficiale dei fatti. Su Facebook un gruppo con oltre duemila membri intitolato Verità per Donato Bergamini. La trasmissione Rai Chi lha visto che ha annunciato una puntata dedicata al caso. E poi libri e siti internet che si interrogano su quale sia la verità. In questa intervista video di Daniele Pompignoli, il padre di Denis ricostruisce ventanni di ombre e misteri.