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Processione Solenne del Patrono S.Crispino a Porto S.Elpidio (FM) v.639

L’idea originale era quella di un filmato più completo, suddiviso in almeno due parti: nel primo, le riprese panoramiche effettuate con la luce a favore al mattino e al pomeriggio con le annesse suonate, lunghe o corte che siano, dalla cella campanaria. Nel secondo, invece, un tocco finale che ormai caratterizza la nuova veste del mio canale: la processione dei SS.Crispino e Crispiniano, protettore dei calzolai. Tuttavia, per varie vicissitudini mie e della zona (a complicare le cose, il recente sisma che ha sconquassato il Centro Italia 3 anni fa), non sono mai riuscito nell’intento, finora. Perciò, per il momento accontentatevi di questa lunga passeggiata per le vie elpidiensi. Rispetto all’anno passato, questa volta hanno suonato anche le campane, benché senza il campanone e soltanto al rientro. La partenza “strana” delle stesse, rispetto a quanto abituati nei video precedenti, è dovuta al fatto che alla II gli è stato contrappesato il battaglio, onde evitare il rischio di vederlo battere ogni tanto da un lato solo, di piazzarsi al centro o, peggio, “cadere” sui punti di battuta, per un effetto finale di un vero e proprio battaglio cadente veloce. Quest’ultimo evento si è verificato per la prima volta, curiosamente, proprio durante la distesa solenne per la messa del patrono l’anno precedente: da qui la mia segnalazione alla De Santis-Corinaldi che ha provveduto a risolvere definitivamente il problema in tal modo. Come da tradizione, la messa solenne è stata presieduta dall'Arcivescovo Metropolita di Fermo Mons. Rocco Pennacchio e concelebrata dal parroco Don Tony (che dall'autunno 2018 sostituisce il missionario Don Antonino) alle 18:00, e alla fine della stessa, intorno alle 19:15, l'uscita della processione con i vessilli delle varie contrade e frazioni (erroneamente chiamati "stendardi", tutt'altra cosa, chiedo venia) e la statua del santo. Al posto della banda, che in genere anima questo tipo di eventi, il coro della chiesa che si fa sentire attraverso i megafoni. Al rientro, il suono funebre (erroneamente azionato) e un breve spettacolo pirotecnico, accompagnato dalla distesa festiva; quindi la benedizione finale con la reliquia del santo.