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Bologna - Colle della Guardia - Basilica Santuario della Beata Vergine di S.Luca 5+1 campane in Re3 intonate in quarto maggiore e sesta maggiore: Re3 +33/100 = Clemente e Giuseppe Brighenti, 1893 Sol3 +49/100 = Giuseppe Brighenti, 1835 La3 +31/100 = Giuseppe Brighenti, 1835 Si3 +31/100 = Giuseppe Brighenti, 1835 Re4 +65/100 = Giuseppe Brighenti, 1835 Fa4 +30/100 = 1465 La chiesa attuale viene realizzata dal Dotti tra 1723 e 1757 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca mentre le due tribune esterne sono concluse dal figlio Giovanni Giacomo nel 1774. In sintonia con la tradizione bolognese il volume esterno si presenta privo di decorazioni enfatiche e solenni e si caratterizza per la semplicità del profilo curvilineo su cui è impostata la cupola. Entro una planimetria ellittica gli spazi interni si dilatano a croce greca culminando nell'altare principale che precede la cappella della Vergine. Le decorazioni sono affidate a V. Bigari per gli affreschi, ad A. Borelli e G. Calegari per gli stucchi e ad A. Piò per le statue. Tra gli artisti che adornano la chiesa si segnalano inoltre Guido Reni (terzo altare a destra), Donato Creti (seconda cappella a destra), Giuseppe Mazza (cappella di S. Antonio da Padova), Guercino (sagrestia maggiore). Nel 1930 Ferruccio Gasparri realizza una funivia che con un solo pilone supera il dislivello di 220 metri tra via Saragozza e il santuario. Le polemiche che accompagnano il conseguente annullamento del percorso devozionale si concludono però con la sua definitiva sospensione. Sul lato meridionale del Santuario si trova insieme all'antico monastero domenicano il campanile, su cui è issato un possente Doppio di 5 campane di cui le 4 piccole furono fuse nel 1935 dal fonditore Giuseppe Brighenti di Bologna mentre la grossa fu aggiunta nel 1893 per formare l'intonazione di Sesta maggiore. Questa campana riccamente decorata è una delle rarissime opere dove compaiono i nomi di Clemente e del figlio Giuseppe assieme (ne troviamo un altra a Manzolino, la piccola in questo caso). Dopo la fusione di questa campana il nome di Clemente Brighenti non appare più sui bronzi poichè morirà pochi mesi dopo, quindi questa è a tutti gli effetti l'ultima opera di Clemente Brighenti. La grossa di nota nominale Re3+33, pesa 1387 kg ed ha un diametro di 128,3 cm. La mezzana di nota nominale Sol3+49, pesa 527 kg ed ha un diametro di 94,4 cm. La mezzanella di nota nominale La3+31, pesa 370 kg ed ha un diametro di 84 cm. La piccola di nota nominale Si3+31, pesa 266 kg ed ha un diametro di 74,9 cm. La piccola del maggiore di nota nominale Re4+65, pesa 170 kg ed ha un diametro di 63,5 cm. E' presente inoltre, di fronte alla piccola del maggiore, un sonello fuso nel 1465. Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono Suonate: 0:00 Tirabasse con le 4 grosse: 10 di S.Benedetto e 12 della Provvidenza tutto in scala 05:00 Doppio e Tirabasse con le 4 grosse: 6 buttate in scala, scappata in quarto, 2 d'organo, 24 di S.Bartolomeo, calata in quarto e 12 Martellate tutto in scala 24 Maggio 2020, suonate in occasione del rientro in Santuario della venerata immagine della B.V. di S.Luca Buona visione :-) Giacomo: / @giacomolacascia Nicolò: / @nicotosstoss9060 Giorgio: / @giorgiochiletti5486