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Camus - L'uomo di fronte all'assurdo 4 года назад


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Camus - L'uomo di fronte all'assurdo

Audio-lezione di filosofia per le classi quinte dei licei - Camus, assurdo, libertà, Sisifo, esistenzialismo - Testo: https://padlet.com/francesco_dipal/xc... 🔔 Iscriviti al Canale per non perderti le nuove lezioni:    / @francescodipalo   📌 Blog “Scorribande filosofiche” lezioni e materiali didattici: https://francescodipalo.wordpress.com/ 📖 Link ai libri del prof. Dipalo: https://francescodipalo.wordpress.com... 📚 “Filosofia sotto il portico. Lo Stoicismo antico in compendio per studenti veraci e non-filosofi appassionati”, in formato cartaceo, YCP, €15,00 e in formato ebook, YCP, €6,99 (Novità 2023) "Filosofia sotto il portico" introduce al pensiero stoico antico in maniera organica e completa. La parte centrale dell'opera, preceduta da un agile compendio, passa in rassegna un'ampia antologia di testi accuratamente commentati e annotati per poter essere utilizzati in chiave pratico-filosofica. ▶️ Amazon (libro e ebook): https://www.amazon.it/Filosofia-sotto... ▶️ Youcanprint (libro): https://www.youcanprint.it/filosofia-... ▶️ Youcanprint (ebook): https://www.youcanprint.it/filosofia-... 📚 “Liberi dentro. Vivere secondo il Manuale di Epitteto”, in formato ebook, YCP, €4,99 (2021) Il Manuale di Epitteto, introdotto, tradotto e commentato in senso pratico filosofico dal prof. Francesco Dipalo. Ampio apparato di note, dizionario storico-filosofico, esercizi da praticare. (2021) ▶️ Amazon: https://www.amazon.it/Liberi-dentro-F... ▶️ Youcanprint: https://www.youcanprint.it/liberi-den... ✅ Consulenza filosofica: https://francescodipalo.wordpress.com... ⭐️ Per chi volesse sostenere il canale con una piccola donazione (Paypal): https://www.paypal.com/paypalme/confi... Ora, la cosa principale è fatta: posseggo alcune evidenze dalle quali non posso staccarmi. Ciò che so, che è sicuro, che non posso negare né rigettare: ecco quello che conta. Posso tutto negare della parte di me stesso che vive di incerte nostalgie, all'infuori di questo desiderio di unità, di questa brama di risolvere, di questa esigenza di chiarezza e di coesione. Posso tutto confutare, in questo mondo che mi circonda, mi urta o mi trasporta, salvo questo caos, questo caso imperante e questa divina equivalenza, che nasce dall'anarchia. Non so se il mondo abbia un senso che lo trascenda; ma so che io non conosco questo senso e che, per il momento mi è impossibile conoscerlo. Che valore ha per me un significato al di fuori della mia condizione? Io posso comprendere soltanto in termini umani. Ciò che tocco e che mi resiste, ecco quanto comprendo. E queste due certezze, la mia brama di assoluto e di unità e l'irriducibilità del mondo a un principio razionale e ragionevole, so anche che non posso conciliarle. Quale altra verità posso riconoscere senza mentire, senza far intervenire una speranza che non ho e che non significa nulla entro i limiti della mia condizione? Se fossi albero tra gli alberi o gatto tra gli animali, questa vita avrebbe un senso o piuttosto questo problema non sussisterebbe, perché farei parte del mondo. Io sarei quel mondo, al quale mi oppongo ora con tutta la mia coscienza e con tutta la mia esigenza di familiarità. Questa ragione tanto inconsistente è quella che mi pone contro tutta la creazione. Ma, poiché non posso negarla con un tratto di penna, devo dunque mantenere ciò che credo vero e sostenere ciò che mi appare tanto evidente, anche se contro me stesso. E che cosa forma il fondamento del conflitto, della frattura fra il mondo e il mio spirito, se non la coscienza che io ne ho? Se voglio dunque conservare tale conflitto, devo farlo per mezzo di una coscienza perpetua, sempre rinnovantesi, sempre tesa. Ecco ciò che, per il momento, devo ritenere. A questo punto, l'assurdo, cosí evidente e insieme cosí difficile da conquistare, rientra nella vita di un uomo e ritrova la propria patria; e, a questo punto ancora, lo spirito può lasciare lo sterile ed arido cammino dello sforzo lucido, che sbocca ora nella vita quotidiana. Tale via ritrova il mondo dell'anonimo impersonale, ma l'uomo vi rientra ormai con la sua rivolta e la sua perspicacia, poiché ha disimparato a sperare. L'inferno del presente è finalmente il suo regno. Tutti i problemi riprendono il loro carattere perentorio, l'evidenza astratta si ritira di fronte al lirismo delle forme e dei colori. I conflitti spirituali si incarnano e ritrovano il miserabile e magnifico rifugio del cuore umano. Nessuno è deciso, ma tutti sono trasfigurati. Si deve morire, sfuggire con il salto, ricostruire una casa di idee e di forme su misura? O si deve, invece, accettare la scommessa straziante e meravigliosa dell'assurdo?

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